Enit, fine anno promettente per i Borghi italiani

20 Settembre 12:55 2017 Stampa questo articolo

Con le sagre, in prevalenza dedicate a vino e olio, e le rievocazioni storiche, anche l’ultima parte dell’anno rappresenta per i Borghi una nuova stimolante occasione di crescita. Stando alle stime dell’Enit, i primi otto mesi hanno fatto segnare un vero e proprio “boom” di visite, celebrando al meglio l’anno dei Borghi fortemente voluto dal Mibact.

Si tratta di un segmento che ha consolidato numeri di tutto rispetto: lo scorso anno si è chiuso con 10,6 milioni di presenze, pari a un incremento del +5,8%. In termini di share i Borghi rappresentano il 2,7% di quota-mercato sul totale nazionale e possono vantare una media di 36mila notti all’anno per località. Altro elemento di rilievo è la domanda di turisti stranieri, sia pure in proporzione minore che nel resto d’Italia in termini di presenze: ad oggi sono il 43% contro una media nazionale del 49%, ma sta crescendo la permanenza media che ora si attesta sui 3,6 giorni, il che significa che questa offerta mirata soprattutto ai turisti stranieri repeater, funziona alla grande non solo per il mercato domestico.

E per quest’anno le previsioni parlano di almeno 2,5 milioni di arrivi e oltre 11,5 milioni di presenze. Un giusto riconoscimento ben supportato da una spinta promozionale che non rallenta: l’associazione dei Borghi più belli d’Italia ha annunciato per i prossimi due mesi nuove massicce azioni in collaborazione con Enit e le ambasciate locali a Toronto e Chicago, con una presentazione mirata a tour operator e giornalisti.

Sarà poi la volta della Germania, in occasione della Settimana della Cucina italiana nel mondo dal 20 al 26 novembre, a Berlino, Monaco e Stoccarda. E ancora a Mosca, Helsinki e Stoccolma per rilanciare il concetto dell’offerta turistica dell’altra Italia.

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