Egyptian Treasures: i tesori di Tutankhamon in mostra a Viterbo

03 Luglio 11:19 2018 Stampa questo articolo

Fino al 20 ottobre il Palazzo dei Papi di Viterbo ospita la mostra “Egyptian Treasures. I tesori di Tutankhamon”, promossa e realizzata dalla Società Italiana di Beneficienza (Sib) Fondazione Benedetti, in collaborazione con la Fondazione Caffeina Cultura e con il sostegno della Fondazione Cultura e Arte. L’esposizione è dedicata al tesoro del sovrano egizio vissuto nel 1300 a.C. e avrà una location d’eccezione: le sale che ospitarono il primo conclave della storia, per eccezionale concessione della Curia episcopale di Viterbo. Tale mostra si affianca a quella, inaugurata il 24 giugno scorso, dedicata a “Le icone copte. Capolavori di arte egiziana cristiana”.

Egyptian Treasures è stato attuato attraverso la collaborazione tra il ministero delle Antichità di Egitto e la Società Italiana di Beneficenza (Sib) Fondazione Benedetti, del filantropo Cavalier Eugenio Benedetti, promotore dell’iniziativa che non ha precedenti in Italia: l’esposizione di circa 250 riproduzioni di tesori archeologici egizi. Si potrebbe definirli “falsi antichi autentici” poiché si tratta di duplicazioni talmente perfette (e costose) – appositamente prodotti dal Dipartimento Replica del ministero in perfetta imitazione dei capolavori custoditi al Museo archeologico del Cairo – da ingannare anche gli occhi più esperti. A essere esposto in copie perfette sarà tra l’altro l’intero tesoro di Tutankhamon, con la sua celebre maschera mortuaria d’oro, lapislazzuli e paste vitree, il sarcofago e il cocchio del faraone morto giovanissimo ma divenuto quintessenza dell’Egitto mania.

Dell’esposizione faranno parte anche otto Sfingi in perfetta replica marmorea di quelle del viale trionfale d’ingresso al gran Tempio di Karnak a Luxor. Del tesoro di Tutankhamon verranno esposti inoltre il cofano con i vasi canopi, il celebre tronetto faraonico, il grande naos e la collezione di gioielli regali. All’evento saranno anche affiancate conferenze di docenti universitari italiani di Egittologia e Arte copta, fra cui il professor Zahi Hawass, massimo archeologo egiziano. L’esposizione è stata inaugurata alla presenza di molte autorità nazionali e internazionali nonché quella del ministro della Cultura egiziano Ines Abdel Dayem e del vice ministro delle Antichità egiziano Moustafà El Waziri.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore