Due milioni di Pos in Italia, ma la moneta elettronica arranca

05 Settembre 11:00 2017 Stampa questo articolo

Aumentano i Pos in Italia. Secondo i dati di Bankitalia nel 2016 infatti i dispositivi necessari ai negozianti per accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat sono arrivati a toccare quota 2,2 milioni pari al 12% in più, ovvero 235mila, rispetto all’anno precedente. E se negli ultimi cinque anni la diffusione dei dispositivi è aumentata al ritmo di 400 al giorno, l’Italia resta tra gli ultimi Paesi in Europa per utilizzo delle transazioni di pagamento con carte. La media italiana è di 50,7 rispetto alla media di 94,4 dell’Eurozona e di 108,6 dei 27 Paesi della Ue.

Per cercare di migliorare queste performance e, al contempo, combattere l’evasione, il governo è al lavoro sulla riscrittura di un decreto attuativo, che dovrebbe entrare in vigore entro fine settembre, e introduce l’obbligo del Pos a carico di esercenti e professionisti per accettare pagamenti non più in contati da 5 euro in su. Per chi non rispetterà la disposizione sono previste multe e se da un lato le associazioni dei consumatori plaudono all’introduzione del Pos la pensano diversamente in Confesercenti che attraverso la voce della presidente, Patrizia De Luise, spiega: «La diffusione della moneta elettronica si aumenta abbattendo i costi di utilizzo dello strumento, in particolare sui micro-pagamenti, non imponendo sanzioni che condizionano la libera attività di impresa».

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