«Dimmi cosa mangi e ti dirò dove andare»: quando il food fa il viaggio

07 Giugno 12:03 2018 Stampa questo articolo

È quello che mette quasi tutti d’accordo, anche quando si tratta di scegliere la destinazione per le proprie vacanze. L’offerta enogastronomica condiziona la scelta di oltre 6 turisti su 10 (il 61%) secondo la ricerca condotta da Booking.com su più di 50mila viaggiatori internazionali.

Il cibo ricopre un ruolo molto importante durante il viaggio, se si considera che più di un terzo (34%) dei viaggiatori pensa di intraprendere un viaggio all’insegna del turismo gastronomico nel 2018 (la percentuale raggiunge il 40% tra i millennial). Questa tendenza è destinata a crescere, dato che quasi la metà (49%) dei viaggiatori internazionali (il 60% dei millennial) aspira a vivere esperienze sempre più intraprendenti provando durante il viaggio diversi tipi di cucine e specialità locali. Infatti, quasi due terzi (64%) dei viaggiatori sostengono di voler assaggiare più prelibatezze tipiche del posto quest’anno.

Ecco secondo Booking.com quali sono le destinazioni migliori al mondo dove assaggiare la cucina locale, in base a milioni di recensioni dei viaggiatori sul portale: Ipoh (Malesia), Kaohsiung (Taiwan), Nagoya (Giappone), Johor Bahru (Malesia), João Pessoa (Brasile), Ho Chi Minh, (Vietnam), Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina), Colmar (Francia), Lima (Perù), Catania (Italia), Belgrado (Serbia). Alcune delle mete migliori si trovano in Asia sud-orientale, che vanta squisitezze come il dim sum, i noodle e il pho. La maggior parte dei viaggiatori desiderosi di vivere esperienze culinarie esplorative vengono proprio da questa zona, con il 57% degli asiatici che confermano di voler sperimentare nuove cucine.

Sempre molto in voga lo street food: il 51% dei viaggiatori in tutto il mondo pensa di andare alla ricerca di mercatini all’aperto dove assaggiare specialità del posto nel prossimo viaggio che intraprenderà nel 2018. Il 54% vuole assaggiare cibi tipici del posto in vacanza e i food truck rappresentano un’ottima occasione per farlo. Da milioni di recensioni lasciate dai viaggiatori di Booking.com emergono alcune destinazioni ideali per chi è alla ricerca di un’esperienza culinaria particolare: per lo street food Jeonju (South Korea), Hsinchu (Taiwan), Marrakech (Marocco), New York (Stati Uniti), Città del Messico (Messico); per i food truck Portland (Stati Uniti), San Paolo (Brasile), Seul (Corea del sud), Bangkok (Thailandia), Istanbul (Turchia).

E ancora, sui social media spopolano le foto che ritraggono avventure in viaggio ed esperienze culinarie. Provare cibi esotici e colorati è il modo migliore per riempire lo stomaco e far sapere a tutti di aver provato una specialità del posto particolare. Quasi un terzo dei viaggiatori (31%)  prevede di scattare più foto di quello che mette sotto i denti, e a sostenerlo sono soprattutto i viaggiatori asiatici provenienti dalla Cina (65%), dall’India (57%), dalla Thailandia (53%), dall’Indonesia (50%) e da Hong Kong (48%).

«Il cibo riveste un ruolo fondamentale nella scelta della destinazione e nell’esperienza del viaggio nel suo insieme – ha commentato Pepijn Rijvers, senior vice president e chief marketing officer di Booking.com – Provare cibo locale di strada significa conoscere da vicino la cultura di un posto, venire a contatto con le comunità locali ed esplorare il nuovo, il diverso. Grazie ai consigli di chi ha già soggiornato, i viaggiatori possono identificare le mete migliori da visitare e luoghi tutti da scoprire, e girare il mondo a proprio gusto».

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L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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