Alitalia: sì delle banche, ma solo con l’ok dei sindacati

02 Aprile 06:55 2017 Stampa questo articolo

Le banche per Alitalia sono disposte a tirar fuori i soldi ma solo se ci sarà l’ok dei sindacati.

Piccolo passo in avanti, quindi, scaturito dall’incontro a sorpresa di sabato a Palazzo Chigi tra i ministri dello Sviluppo economico (Calenda), dei Trasporti (Delrio) e dell’Economia (Padoan) con i nuovi e vecchi vertici di Alitalia (Gubitosi e Montezemolo) e il presidente di Banca Intesa (Carlo Messina) e il capo rischi di Unicredit (Massimilano Fossati).

L’incontro aveva l’obiettivo di uscire dallo stallo del Piano industriale da 1,9 miliardi di euro che non ha ancora riscosso parere favorevole da parte dei siindacati, soprattutto a causa dei 2.035 tagli previsti al personale con 800 esternalizzazioni.

Le banche sono sostanzialmente concordi nell’aprire di nuovo il portafogli, facendo la loro parte e dividendo equamente con il partner Etihad la liquidità necessaria a far decollare un Piano che ha incassato un primo giudizio negativo dai rappresentanti sindacali che nel taglio dei posti di lavoro attraverso la formula delle esternalizzazioni, hanno già mostrato le loro perplessità sull’effettivo reintegro di buona parte degli esuberi nelle società individuate per il processo di outsourcing.

Infatti, secondo i sindacati, solo 400 persone, appartenenti al settore della manutenzione, verrebbero effettivamente riassorbite dalle aziende esterne.

C’è poi il nodo del personale navigante che dovrebbe subìre un taglio del 30% degli stipendi, con una forte riduzione di indennità e permessi.

Una cura dimagrante che i sindacati hanno già rispedito al mittente. Da qui la condizione imprescindibile posta dai due partner bancari per sostenere circa 800 milioni di euro dei 1,9 miliardi previsti per la piena attuazione del Piano industriale: senza accordo con i sindacati entro il 13 aprile, non ci saranno i soldi.

Da domani, dunque, si prospettano giorni caldissimi di riunioni tra Alitalia e referenti sindacali per rispettare la data-limite del 13 aprile.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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