Alitalia, operazione trade: «Ci rifiutiamo di perdere»

22 Marzo 09:37 2018 Stampa questo articolo

Alitalia serra i ranghi al Cavalieri Waldorf Hotel di Roma, dove ha organizzato la Global Travel Partner Conference per illustrare a oltre 350 operatori e agenti di viaggi provenienti da tutto il mondo le novità di prodotto e le strategie di sviluppo della compagnia, con il significativo claim The future is looking up. Strategie che puntano a realizzare le migliori connessioni aeree per i suoi passeggeri, a prescindere da quello che sarà l’esito della compravendita.

«Dopo un turbolento 2017 siamo tornati a crescere – ha detto in apertura dei lavori il commissario straordinario Luigi Gubitosi – Abbiamo cambiato buona parte del management e grazie anche alla fiducia degli operatori italiani ed esteri siamo ancora in pista e vogliamo fare la nostra parte. I segnali ci sono: per la prima volta dopo sei anni, abbiamo registrato un incremento dei ricavi del +4% e siamo diventati la migliore compagnia aerea per puntualità (91%), un plus di grande valore anche commerciale per fidelizzare il traffico d’affari. Ciò significa che rispettiamo il passeggero businessman che deve poter contare su orari sicuri e alta flessibilità tariffaria. Inoltre offriamo un hub come Roma Fiumicino che è tra i meno caotici in Europa e oggi tra i più riqualificati a livello internazionale».

Un appassionato endorsement per il vettore nazionale subito condiviso da Fabio Lazzerini, chief commercial officer, che ha esordito con la frase a effetto: «Noi rifiutiamo di perdere e progettiamo il futuro, controllando i costi e aumentando il business. Lo stiamo facendo con passione, ascoltando gli operatori partner e lavorando sul servizio – dalla prenotazione alla gestione del reclamo – e sull’offerta. I primi risultati ci danno ragione: negli ultimi tre mesi abbiamo segnato un +6,4% nelle prenotazioni e un +10% nel valore medio con buone perfomance soprattutto sul lungo raggio. Vorrei ricordare che a giugno 2017 Alitalia segnava un -65% nelle prenotazioni».

Proprio sul long haul e sul segmento leisure, Alitalia sta concentrando la gran parte degli investimenti operativi, «con la riapertura di rotte importanti come Delhi, dove mancavamo da 8 anni, e prossimamente Johannesburg. Abbiamo poi raccolto un enorme successo con i voli sulle Maldive, a cui si aggiungerà dal prossimo 28 ottobre il collegamento su Mauritius, confermando la nostra attenzione su tutto l’Oceano Indiano, mercato premium per l’outgoing italiano».

E per la stagione estiva Alitalia fa rotta sulle isole della Grecia, sulle Baleari (Formentera e Ibiza) e su Cipro, con una missione incoming sostenuta dal nuovo sito web Destination Italy con il quale Lazzerini ha dichiarato di voler «intercettare nuove fasce di mercato estero per i voli Alitalia».

Sempre in questa ottica Lazzerini ha enfatizzato alla platea di operatori stranieri l’operazione StopOver su Roma Fiumicino, con l’offerta fino a 3 notti nella Capitale per i suoi passeggeri intercontinentali, alla quale si aggiunge l’offerta dell’Italy & Europe Pass, un voucher che permette ai passeggeri Alitalia di visitare anche altre capitali europee. A completare le novità di prodotto lo shuttle Milano-London City con 6 voli al giorno ai quali si aggiungono i due voli su Heathrow e la riconferma delle Light Fares molto apprezzate dal trade.

Altri investimenti sono, infine, previsti e in parte già preannunciati per le nuove divise del vettore affidate alla creatività made in italy della nota stilista Alberta Ferretti e la nuova lounge al Terminal E, fiore all’occhiello dell’aeroporto di Fiumicino. A questo proposito Fausto Palombelli, direttore marketing e sviluppo aviation di Aeroporti di Roma, ha ribadito che «Alitalia per noi è il partner di riferimento con il 40% di share nelle attività aeroportuali e il 55% nel volume dei transiti. Crescere insieme significa lavorare bene per la destinazione Italia».

Una Alitalia, dunque, che intende tornare ad alta quota rinnovando attenzione e ascolto al trade italiano (tra gli altri alla convention erano presenti i vertici di Veratour e Mappamondo) e internazionale, se è vero come ha evidenziato nel suo intervento alla convention Douglas Quinby, senior vice president di PhocusWright, che «l’era dell’online sta terminando e il futuro appartiene ai servizi personalizzati e digitalizzati, tenendo presente che il travel mobile e le app stanno rivoluzionando il modo di approcciare ai tanti servizi a disposizione dei viaggiatori. Oggi un ospite d’albergo può chiamare un taxi o mandare abiti in lavanderia utilizzando il suo smartphone senza bisogno del concierge e risparmiando tempo e denaro».

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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