Air France-Klm snobba il dossier Alitalia
e prosegue con la ricapitalizzazione

05 Settembre 11:51 2017 Stampa questo articolo

Jean-Marc Janaillac, ceo di Air France-Klm, ha annunciato di non essere intenzionato a «candidarsi per il recupero di compagnie che sono in situazioni complicate di ristrutturazione», sancendo così il ritiro del gruppo franco-olandese dalla corsa per Alitalia. Una presa di responsabilità netta che chiude le porte a qualsiasi tipo di operazione in territorio italiano o tedesco (nel caso del salvataggio di airberlin).

Janillac ha risposto alla domanda posta dal giornale francese Les Echos a margine dei commenti sull’ingresso di Delta e China Eastern nel capitale del gruppo franco-olandese e il successivo acquisto del 31% di Virgin Atlantic da parte di Air France.

AUMENTO DI CAPITALE. Il consiglio di amministrazione del Gruppo ha approvato, infatti, gli aumenti di capitale riservati a vantaggio di China Eastern Airlines e Delta Air Lines ciascuno per un importo nominale complessivo di 370,5 milioni di euro ad un prezzo di 10 euro per azione.

Il completamento di questi aumenti di capitale riservati è ovviamente soggetto all’approvazione delle corrispondenti autorità di regolamentazione. Con questo accordo, quella che i francesi amano definire “The Company” , ovvero il gruppo composto da Air France-Klm, Delta, China Eastern e Virgin Atlantic Airways   assicurerà complessivamente oltre 300 voli transatlantici giornalieri no stop. In termini finanziari l’acquisizione del vettore cinese e della compagnia americana del 10% del gruppo Af-Klm equivale  ad un aumento di capitale di circa 751 milioni di euro. Mentre il vettore francese rileverà il 31% di Virgin Atlantic, pari a circa 220 milioni di sterline.

IL PUNTO SU ALITALIA. Proseguono, intanto, le attività che porteranno alla presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia (2 ottobre). Tutto il mese di ottobre sarà dedicata alle fasi di negoziazione per migliorare le offerte presentate. Dopo il 5 novembre, quindi, è probabile che si conoscerà il nome dei nuovi proprietari e il destino della ex compagnia di bandiera.

Il governo prosegue le sue attività di moral suasion, tramite dichiarazioni e appelli, con l’obiettivo di vendere Alitalia per intero. L’orientamento dei pretendenti (Ryananir, Lufthansa e easyJet su tutte) però, sembra essere quello di partecipare all’acquisto di parti dell’azienda.

Intanto, sulla vendita della compagnia aerea, pende il verdetto del Tar del Lazio che, il prossimo 11 ottobre, dovrà decidere se bloccare il commissariamento di Alitalia in base al ricorso presentato dal Codacons.

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