AccorHotels taglia il traguardo dei cento Paesi

19 Marzo 12:58 2018 Stampa questo articolo

AccorHotels consolida la propria presenza internazionale raggiungendo quota 100 Paesi. Dopo 50 anni dall’apertura del primo Novotel in Francia, il Gruppo alberghiero arriva ad avere – nel 2017 – un portfolio che include 4.300 hotel e 600mila camere. E per i prossimi cinque anni, si prevedono 870 nuovi alberghi, di cui il 79% in mercati in forte crescita.

Nello scorso anno, sono stati i segemnti Luxury e Upscale a registrare una forte crescita, con cifre raddoppiate rispetto al 2016: sono stati aperti 30 hotel e sono stati firmati accordi per altre 60 strutture principalmente in Asia Pacifico (59%) e Africa-Medio Oriente (24%). Oltre ai brand iconici, AccorHotels si sta espandendo poi nel lifestyle, con 15 So Sofitel previsti da qui al 2022.

Gaurav Bhushan, chief development officer di AccorHotels, afferma: «La nostra strategia di sviluppo è molto semplice: rimanere leader nei bacini dove siamo già dominanti e accelerare la crescita in quelli emergenti. L’ampio portafoglio di brand del Gruppo e la sua politica di acquisizione e innovazione, giocano quindi un ruolo chiave nella nostra crescita. Nel 2017 abbiamo siglato diversi progetti di rilievo, e la sottoscrizione del Mercure Dubai, da 1.015 camere e destinato a diventare il più grande Mercure in tutto il mondo, così come la ristrutturazione in corso di Ibis Barcellona, sono chiari esempi della nostra costante crescita e del rapido ritmo di innovazione nel segmento economico e midscale».

AccorHotels, inoltre, ha siglato una partnership con Th Resorts per una nuova affiliazione in Italia: dal prossimo 30 aprile il Green Park Resort di Tirrenia – hotel 4 stelle con 148 camere e cinque ville – entra a far parte del marchio Mercure Hotel.

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